MORMANNO: TERRITORIO LASCIATO SENZA TAMPONI. L’ASP HA FINITO LE SCORTE
L’amministrazione comunale guidata dal sindaco, Giuseppe Regina, ha deciso di acquistarne un centinaio per tracciare i casi più urgenti di monitoraggio
«Compreremo cento tamponi per sopperire alla necessità di verificare la sintomatologia di alcune persone che abitano nel nostro territorio e che ad oggi ancora sono impossibilitate a ricevere il controllo dell’Asp che ci ha comunicato di essere in difficoltà ad effettuare lo screening territoriale». Giuseppe Regina, sindaco di Mormanno, annuncia la decisione promossa e validata all’interno della task force comunale (composta dal primo cittadino, dall’assessore alla sanità, dai medici di medicina generale ed alcuni medici volontari del territorio) per dare risposte urgenti ai cittadini che, nella battaglia quotidiana contro il Covid 19, pagano «il prezzo più alto perchè costretti ad attese estenuanti per effettuare un tampone».
L’Asp di Cosenza in questi giorni si è detta impossibilitata ad effettuare i tamponi perchè mancano i kit e questa è una condizione «inqualificabile» che ci pone nella condizione «di essere come sindaci gli uomini in prima linea ma senza armi contro un nemico subdolo che non è solo rappresentato dal virus ma anche dalla mancata capacità organizzativa delle strutture sanitarie che dovrebbero governare i fenomeni ed offrirci la bussola per districarci in questo grande mare del contagio che avanza e non aspetta nessuno».
I cento tamponi che l’amministrazione comunale acquisterà saranno utilizzati nella prossima settimana per monitorare le persone con sintomi o che sono risultati positivi ai test sierologici e per «sopperire alle mancanze di un sistema sanitario che nel momento peggiore continua a fare acqua da tutte le parti». Sarà prevista una scala di priorità per i soggetti da tracciare che verrà decisa dalla task force comunale.
Nel frattempo però il comune di Mormanno si sta attivando per inoltrare una missiva al ministro della Salute, Roberto Speranza, al presidente facente funzione della Regione Calabria, Antonio Spirlì, ed al commissario straordinario dell’Asp di Cosenza, Cinzia Bettelini per dire che «non basta l’istituzione della zona rossa se poi non si avvia urgentemente il potenziamento delle strutture sanitarie» perchè i potenziali focolai «continuano a crescere e da qui ad un mese – aggiunge Regina – saremo di nuovo al punto di partenza».
In queste ore inoltre il sindaco Regina si è interfacciato con il sindaco di castrovillari, Domenico Lo Polito, in qualità di referente del comune più grande del distretto del Pollino ed ha intenzione di contattare il presidente della conferenza dei sindaci dell’Asp, Flavio Stasi, per sottolineare la necessità di «concordare un’azione comune dei primi cittadini ma che sia forte ed incisiva per far capire alla catena di comando della sanità regionale che non c’è più tempo per le chiacchiere ma bisogna agire per dare risposte ai territori ed ai cittadini». C’è bisogno di una «mobilitazione forte» per dare voce ai sindaci abbandonati al loro destino in una lotta impari.