UDC Castrovillari: I debiti vengono al pettine
I debiti vengono al pettine
Il dissesto del comune di Castrovillari, dichiarato nel giugno 2019, incomincia a delinearsi nella sua effettiva gravità. Si passa dalle rassicuranti parole degli amministratori comunali sul fatto che nulla sarebbe cambiato per i cittadini, ai numeri lapidari dell’ammontare dei debiti e alla formazione temporale degli impegni finanziari non pagati ad enti pubblici, professionisti, aziende, ditte e privati.
E’ stato necessario un anno e mezzo di lavoro all’Organo di Liquidazione incaricato della gestione del dissesto del comune di Castrovillari per trovare un iniziale bandolo della matassa dei debiti del comune di Castrovillari ed arrivare alla determinazione, ad oggi neppure definitiva, dell’ammontare della massa passiva. E’ impressionante rilevare che ai Commissari liquidatori sono pervenute 514 domande da parte di creditori che chiedono il pagamento del dovuto.
Da un primo esame delle domande presentate i Commissari liquidatori hanno calcolato un ammontare parziale del debito pari euro 20.719.047,73. Importo non definitivo, destinato quasi certamente ad essere rivisto in aumento.
Un importo esorbitante se si considera che l’Amministrazione comunale a guida Lo Polito nell’ultimo aggiornamento del Piano di riequilibrio (poi bocciato dalla corte dei Conti) approvato a fine luglio 2017, quantificava una massa passiva di poco superiore a 8 milioni di euro. Un debito mostruoso, quasi triplicato, se si pensa poi che negli ultimi 5 anni di governo cittadino la formazione dei debiti è stata sempre addossata ad altre amministrazioni.
Oggi invece viene alla luce, ad esempio che per gli anni 2013, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019 (tutti a gestione Lo Polito) il comune non ha pagato alla Regione la tariffa per il conferimento dei rifiuti, accumulando un debito che supera i 2 milioni e mezzo euro e anche questo potrebbe essere rivisto al rialzo. Non basta, i Commissari “hanno scoperto” cartelle e avvisi non pagati per un importo che supera i 3 milioni e mezzo di euro a cui si aggiunge contenzioso giudiziario in essere preoccupante che potrebbe generare ulteriori aumenti della massima passiva.
Un debito spaventoso se si pensa che si è arrivati al dissesto depotenziando gli uffici comunali senza sostituire i dipendenti e i funzionari che andavano in pensione, compromettendo per sempre la pianta organica e le conseguenti benefiche ricadute economico-sociali per la citta, limitando gravemente le potenzialità di lavoro degli uffici comunali in ogni settore e senza porre rimedio ai problemi di riscossione delle entrate. Problemi che si è voluto minimizzare e che oggi presentano il conto ai cittadini, perché si può anche nascondere la polvere sotto al tappeto, ma è impossibile nascondervi le macerie di un disastro.
Sulle tasche dei cittadini, già tartassati per l’adesione al piano di riequilibrio poi fallito, vessati dalle richieste di pagamento di 3 anni di consumo idrico, che a breve si vedranno recapitare la bolletta della spazzatura per il 2020, graverà alla fine anche il pagamento della massa del debito accertata dai Commissari Liquidatori, dal momento che le risorse per pagare i creditori in gran parte dovranno, in ogni caso, essere messe a disposizione dall’Amministrazione comunale.
E sebbene sia volontà dei Commissari Liquidatori utilizzare una procedura semplificata raggiungendo accordi con i creditori, offrendo un pagamento tra il 40 e il 60 per cento del debito, spetterà alla Giunta comunale accettare tale procedura e mettere a disposizione le somme necessarie per pagare i creditori in tempi celeri, oppure indicare come un diverso modo di far fronte al pagamento della massa passiva.
Ma l’eventuale riduzione del debito derivante dall’accordo con i creditori seppure positiva per l’Ente, ha come rovescio della medaglia la beffa per i creditori privati, ditte, aziende e professionisti, che oltre aver atteso anni per il pagamento, avrebbero un credito più o meno dimezzato, e sarà l’ulteriore contributo all’impoverimento del tessuto economico-sociale del territorio, già provato dalla crisi generata dalla pandemia in atto.
Ci si augura che creditori e cittadini abbiano a sopportare dalla gestione dei debiti le minori conseguenze possibili e che la fase di liquidazione si esaurisca in tempi brevi, di modo che a gravare ulteriormente sui bilanci della famiglie per l’attività complessiva dell’Organismo di liquidazione siano solo, si fa per dire, altri 600 mila euro.
Il coordinatore UDC Castrovillari
Maria Antonietta Guaragna
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