24 Novembre 2024

AMENDOLARA. SINDACI ALTO JONIO SULLA SS 106 AL FIANCO DEI LAVORATORI EX LSU-LPU.

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CIMINELLI: «Non vogliamo precari istituzionalizzati. Il Governo prenda la situazione di petto ed una volta per tutte trovi le risorse necessarie per una vera stabilizzazione»

Si è tenuta questa mattina ad Amendolara, nei pressi dell’ex Hotel Grillo e quindi ai margini della Ss 106, una nuova protesta di tanti sindaci del territorio al fianco dei lavoratori ex Lsu-Lpu. La manifestazione promossa dal sindaco di Amendolara, Antonello Ciminelli, ha registrato una importante presenza istituzionale, di lavoratori e sindacati. «Questi dipendenti comunali, perché è giusto chiamarli così – ha dichiarato il sindaco Ciminelli – vivono in una situazione di precarietà assoluta. Lo Stato conferisca le risorse economiche necessarie per garantire a queste persone la dignità». Per l’Amministrazione Comunale di Amendolara, oltre al primo cittadino, erano presente il vice sindaco Pasquale Aprile; il presidente del Consiglio Comunale, Angelo Soldato; l’assessore, Paoletta Murgieri; il consigliere comunale, Daniele Santagata.
«Purtroppo su questa categoria di lavoratori l’attenzione del Governo è drasticamente calata – fa notare il sindaco di Amendolara -. Non stiamo qui a giudicare come il Governo sta investendo le risorse economiche (reddito di cittadinanza, navigator per fare alcuni esempi), ma non è più tollerabile che i nostri lavoratori vengano trattati come dei precari istituzionalizzati». Hanno accolto l’invito del collega di Amendolara ed erano presenti alla manifestazione, con indosso la fascia tricolore, anche i sindaci di Oriolo (Simona Colotta), Montegiordano (Rocco Introcaso), Canna (Paolo Stigliano), Nocara (Maria Antonietta Pandolfi), Castroregio (Alessandro Adduci), Alessandria del Carretto (Domenico Vuodo con il vice sindaco Rocco Adduci) e il vicesindaco di San Lorenzo Bellizzi, Nicoletta Pittelli. Tutti comuni, questi, dove ormai i Lavoratori Socialmente Utili e di Pubblica Utilità risultano indispensabili per garantire i servizi essenziali ai cittadini; e nei piccoli borghi svolgono anche una funzione sociale contribuendo nella loro vita quotidiana alla fragile economia di questo territorio.
«Con le risorse che abbiamo a disposizione – spiega Ciminelli – dal primo aprile questi lavoratori potranno essere assunti a 16 ore e con uno stipendio da fame. Infatti il 31 marzo scade la proroga ed il Governo costringe i comuni – che non possono assolutamente permetterselo – ad accollarsi il pagamento delle residuali 10 ore per raggiungere il monte ore di 26. Noi quello che chiediamo è una stabilizzazione vera e definitiva almeno a 26 ore (ma che potrebbero diventare 36) con fondi interamente stanziati dallo Stato; senza dimenticare che questa categoria in termini di contribuzione non ha mai percepito un euro. Noi sindaci dell’Alto Jonio e della Calabria non arretreremo di un centimetro e siamo ancora una volta qui oggi, sulla Ss 106, per continuare la nostra battaglia al fianco di queste donne e di questi uomini, nella maggior parte dei casi madri e padri di famiglia. Non abbiamo bisogno di precari istituzionalizzati. Il Governo prenda la situazione di petto. Il Sud e la Calabria meritano molta più attenzione». A garantire l’ordine pubblico erano presenti la Polizia di Stato di Castrovillari, i Carabinieri della caserma di Roseto Capo Spulico, la Guardia di Finanza e la Polizia Municipale di Amendolara.

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