All’ASP di Cosenza serve stabilità di governo. Si valuti capacità di riorganizzare la sanità territoriale e di migliorare i servizi
L’attuale Commissario Straordinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale è impegnato nel difficile percorso di traghettare l’ASP di Cosenza verso una condizione di maggiore normalità, poiché è anche nell’avvicendamento continuo di commissari straordinari che in realtà proliferano malaffare, interessi e assenza di controlli.
In due anni, si sono succeduti alla guida della più grande Azienda Sanitaria Calabrese, almeno 7/8 diversi commissari: alcuni si sono dimessi, altri sono decaduti. Solo in questo ultimo anno, caratterizzato dalla pandemia, siamo alla terza gestione commissariale: da Zuccatelli alla Bettelini, a La Regina.
Tutto ciò non è più sostenibile! L’ASP di Cosenza ha bisogno di stabilità gestionale e di continuità.
Per quanto riguarda i bilanci non ancora approvati dall’attuale commissario straordinario, è bene ricordare che quelli riferiti alle annualità 2015, 2016 e 2017 risultano tuttora scandagliati dalla Magistratura. Potrebbero esserci ripercussioni giudiziarie anche sui bilanci delle annualità 2018/2019/2020. È necessario che la Magistratura faccia fino in fondo il suo lavoro, indagando sul malaffare emergente anche dai bilanci. Ma non è pensabile che un commissario straordinario, insediatosi solo a gennaio di quest’anno, venga a decadere per una questione meramente tecnica. La Regina, tramite il commissario regionale Longo, ha giustamente richiesto una proroga dei termini, allo scopo di fare ulteriore luce su quei bilanci che lui dovrebbe approvare, ma ai quali non solo non ha contribuito in alcun modo, ma che forse probabilmente nemmeno conosce. In fondo, La Regina chiede altro tempo per maggiori approfondimenti, là dove taluni che lo hanno preceduto hanno preferito dimettersi dall’incarico piuttosto che firmare.
Tutto ciò, ovviamente, non giova agli interessi della sanità pubblica cosentina, la quale invece ha bisogno di programmazione, impegno, continuità.
Per CGIL CISL UIL occorre modificare la norma che impone l’approvazione dei bilanci entro 90 giorni dalla nomina, obiettivi che per l’ASP di Cosenza, per i bilanci non approvati e per i bilanci approvati e viziati, non sono realisticamente raggiungibili da nessun Commissario in questo contesto.
In ogni caso, La Regina, da solo, non potrà farcela. Un impegno così gravoso ha bisogno di collegialità e di sostegno condiviso. Per questo, auspichiamo che il nuovo management deciso dal commissario, abbia quella autorevolezza, tale da consentirgli di affrontare in autonomia le tante questioni aperte. Non potremmo sopportare, né condividere, uno scarico di responsabilità che avrebbe tutto il sapore di non volersi assumere gli oneri che competono a ciascuno, per i ruoli attualmente occupati.
Nel frattempo, riteniamo che il problema del debito sanitario, frutto di lunghi anni di malgoverno della sanità pubblica, debba essere urgentemente affrontato in sede ministeriale, per individuare le soluzioni più idonee a consentire alla sanità calabrese di riemergere dalle sabbie mobili in cui purtroppo è finita.
CGIL CISL UIL ritengono, inoltre, che l’operato del Commissario e del management debbano essere misurati, invece, per come previsto già nel decreto di nomina, sulla capacità di raggiungere gli ulteriori obiettivi assegnati: dalla riorganizzazione della sanità territoriale in base ad un atto aziendale che tenga conto dei rilievi presentati e delle modifiche proposte per ricondurre il livello di erogazione dei livelli essenziali di assistenza agli standard di riferimento in condizioni di efficienza, appropriatezza, sicurezza e qualità, alla capacità di accelerare con decisioni sul piano delle assunzioni per garantire realmente il diritto alla salute, evitando, per esempio, chiusure di reparti importanti in ospedali Spoke o assicurando ai comuni interni almeno una guardia medica.
Giuseppe Guido, segretario generale Cgil Pollino Sibaritide Tirreno
Umberto Calabrone, segretario generale Cgil Cosenza
Giuseppe Lavia, segretario generale Cisl Cosenza
Roberto Castagna, segretario generale Uil Cosenza