26 Novembre 2024

Castrovillari: Convegno Scientifico “Disinformazione di Stato, Scienza e narrativa di Governo”

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Castrovillari, 30 Settembre 2021 – Convegno Scientifico

DISINFORMAZIONE DI STATO

Scienza e narrativa di Governo –

Si è tenuto a Castrovillari, il 30 Settembre 2021, il Convegno Scientifico “Disinformazione di Stato, Scienza e narrativa di Governo”. Nell’incontro è stata fatta chiarezza sulla fase emergenziale di stampo sanitario che limita sempre più in modo stringente le libertà civiche: i diritti inalienabili della Costituzione come opzioni ad uso e consumo della politica di Governo. Il tavolo dei relatori era composto da cultori di materie Medico-scientifiche i quali hanno attraversato le questioni sanitarie e politiche da una prospettiva in netto dissenso con le linee guida del Governo. Relatori il Professore Ing. Giuseppe Reda, ex ricercatore Unical; il Dottor Alessandro Buccieri, dirigente medico specialista in endocrinologia e diabetologia.
Nello specifico è stata rivolta attenzione verso i presupposti emergenziali che, non validati dalla Scienza, permettono di predisporre limitazioni e imposizioni: dal vaccino al tampone, dal fermo lavorativo al divieto di uscire ad orari che sarà ripristinato. La mano libera di cui si serve il Governo per ammaestrare la popolazione alla vaccinoprofilassi è garantita loro da una falsificazione scientifica, la cui documentazione è stata illustrata nel Convegno dai relatori. L’approccio terapeutico che viene “lasciato passare” come opportuno dal Governo in realtà è ben altro che cura specifica. Ed è proprio il Dottor Buccieri che ne ha messo in evidenza le criticità, “Segui la clinica e giungerai alla verità” ha detto nel suo intervento mostrando come gli antibiotici utilizzati possano o meno garantire la certezza di cura su un virus ad RNA quale il Sars-Cov2. È stato portato l’esempio dell’Azitromicina che produce i suoi effetti sia sul Micoplasma che sulla Clamidia Pneumonie, entrambi germi privi di parete cellulare, oltre che sul “nominato Sars-Cov2” e la domanda alla platea è stata proprio quella di “elevare a dubbio” la certezza governativa dall’Azitromicina risolutiva per il Sars-Cov2. Di contro, sarebbero sparite dalle diagnosi cliniche tutte le altre polmoniti. È stato precisato come la diagnostica per immagini non ci viene assolutamente in contro perché il quadro radiologico è quello di una polmonite interstiziale che può essere sostenuta da tantissimi germi. E allora la domanda è stata: “Ma quindi la diagnosi come si fa? Si deve fare con i tamponi ci dice il Governo: con l’RT PCR, cioè la reazione a catena della polimerasi, trascrittasi inversa. Questa PCR è stata una grande intuizione di Kary Banks Mullis [Lenoir, 28 dicembre 1944 – Newport Beach, 7 agosto 2019 – è stato un biochimico statunitense, vincitore del Premio Nobel per la chimica nel 1993 assieme a Michael Smith per aver messo a punto la tecnica della reazione a catena della polimerasi -o PCR-] che praticamente ha pensato di riprodurre in laboratorio quello che avviene in Natura: cioè la replicazione del DNA con la DNA Polimerase”. Ma aumentando i cicli di PCR aumentano i falsi positivi e tra l’altro il problema non sarebbe neanche questo: il problema è che la PCR deve essere applicata ad una molecola di DNA. Ci dicono che questo virus è ad RNA e quindi mi occorre fare un Primer prima di adoperare una trascrittasi inversa per trasformare l’RNA in DNA. La trascrittasi inversa ha bisogno del Primer, cioè di una sequenza iniziale. Ora se si va a guardare i testi di biologia genetica ci fanno vedere che il Primer e cortissimo e il virus è notevolmente più grande. In realtà questa sequenza Primer è costituita da 18-24 nucleotidi e il virus ne ha più di 30.000 quindi vuol dire che questo Primer, che tra l’altro non si sa come l’hanno fatto non avendo il materiale virale a disposizione, è stata una sequenza fatta al computer, è una briciolina di RNA, una cosa insignificante. Siamo sicuri che va a beccare l’RNA del virus SARS-COV2? Assolutamente no! E infatti a controllare nel Gisaid, il database attualmente più popolare, che ospita più di 450mila sequenze virali di Sars-Cov-2, Gisaid che è la banca dei virus, esistono centinaia di migliaia di sequenze di SARS-COV2, cioè ogni laboratorio che và a fare il sequenziamento trova un virus diverso e lo chiama SARS-COV2. Ovviamente questa cosa non stà né in cielo né in terra. L’unica possibilità è che questi tratti di RNA sono in realtà degli esosomi. Gli esosomi sono delle vescicole extracellulari che le nostre cellule producono regolarmente anche in condizioni fisiologiche per comunicare tra di loro: ed infatti questo è il caso degli asintomatici.
Si è discusso grazie all’intervento del Professor Reda Giuseppe della Sentenza di Dortmund quale netta dichiarazione del giudice Hackmann sulla dichiarazione del dott. Marcus, portavoce dell’ufficio stampa dell’istituto Robert Koch (RKI, Berlino), il centro scientifico del governo federale tedesco competente per l’AIDS. È stato precisato che “A 20 anni dalla comparsa dei primi casi di AIDS nel giugno 1980 negli USA e a 17 anni «dall’annunciazione” della scoperta del virus dell’AIDS da parte del governo USA, un giudice ha fatto luce sul primo crimine commesso su scala mondiale: nonostante l’utilizzo delle tecniche di laboratorio più sofisticate dell’era elettronica e lo stanziamento di somme ingenti per la ricerca, in tutto il mondo non è mai stato isolato il virus dell’AIDS né in un animale né in una persona. In 20 anni non è mai stata accertata, in nessuna parte del mondo, l’esistenza di un’infezione da HIV o AIDS”. Inoltre è stato ricordato il periodo iniziale di “smarrimento delle Istituzioni” a Bergamo le quali, non precisando i dati sanitari in quel periodo per oltre 140.000 vaccinazioni antinfluenzali con due ceppi di coronavirus e di 40.000 vaccinazioni per la meningite, hanno di fatto predisposto il “terreno economico” per i successivi casi di polmonite affrontati a “tachipirina e vigile attesa”. Sono stati messi in evidenza “i tempi di attesa” ministeriale sui ricoveri che se immediati ai segni e sintomi clinici avrebbero potuto risparmiare decine di migliaia di vite. Il Professore Reda ha anche spiegato alla platea quali gli effetti delle interazioni tra 5G e circolo sanguigno, con riferimento al quarto stato dell’acqua e scientificamente discutendo dell’impatto sui tessuti che degenererebbero di contro alla narrativa di Governo che imputa prettamente all’azione della proteina Spike il danno ai vasi [Resta il fatto che il problema di questi vaccini è la Spike che è una proteina tossica di suo, e quindi è particolarmente tossica soprattutto per il tessuto nervoso ma anche cardiaco per tossicità notevole. Da alcuni studi preliminari viene fuori che ci sia addirittura la sequenza di un prione per la “costruzione” di questa Spike quindi, potrebbe, se viene prodotta in una conformazione sbagliata, non solo che semplicemente non funziona, ma potrebbe addirittura diventare un prione. I prioni sono quelle proteine che sappiamo essere, per esempio, la causa del Morbo della Mucca Pazza. Quindi se diventa tossica in questo senso, cioè prionica, nel luogo in cui arriva la Spike può formarmi dei depositi che sono molto pericolosi. Cioè se questa Spike mi viene trasportata nel cervello dalle cellule del Sistema Immunitario lì mi si deposita e mi può fare l’Alzhaimer, il Parkinson, malattie da prioni che sono già state documentate sia dal covid che da vaccino che da prioni.] Dell’impatto salutare del 5G si è evidenziata, inoltre, la interferenza con la fisiologia umana dei vari tessuti.
È stata portata in evidenza la pericolosità dell’uso protratto della mascherina, uso protratto che per respirazione viziata porta ad acidosi tutti i tessuti e anche precisato che qualsiasi oncologo conosce i danni dell’acidosi dopo l’ipercapnia del sangue. Contestualmente è stata messa in evidenza la enorme quantità di pubblicazioni scientifiche, oltre 14.000, sugli esosomi quali “particelle praticamente indistinguibili dai virus” e come riferimento si è menzionata la pubblicazione del 2020 “The Role of Extracellular Vesicles as Allies of HIV, HCV and Sars viruses” specificatamente alle pp. 572-574. In merito ai vaccini attualmente in commercio per la questione virale Sars-Cov2 riferimento particolare è andato alla frode scientifica per cui le case farmaceutiche nell’ottenimento dell’autorizzazione Fast Track non hanno rispettato quanto scritto nell’Assestment Report con EMA omettendo di presentare ricerca sul fenomeno ADE [Potenziamento Dipendente da Anticorpo]. È stato discusso dei componenti del vaccino quali non molecole biologicamente compatibili oltre che dannosi per la salute. E’ stato precisato che virus e vescicole extra cellulari condividono diversi aspetti, come la dimensione, la composizione strutturale e biochimica, e la capacità di trasporto di molecole bioattive dentro le cellule quindi a sottolineare ulteriormente la identità tra particelle virali e EVs [vescicole extra-cellulari] rilevabili nel surnatante del liquido bronco-alveolare dei pazienti per impossibilità diagnostica.

Illegittimità, falsificazione: la Magistratura intervenga.

I° Ottobre 2021

Il 1° Ottobre 2021, in piena fase emergenziale che di fatto ha sospeso i principi inalienabili della Costituzione lasciando la popolazione italiana nell’incertezza e smarrimento causa condotta governativa instabile in materia normativa, si è tenuta una chiara manifestazione di volontà da parte di liberi cittadini a sostegno della battaglia civica di liberazione nazionale portata avanti dal Professore Ing. Giuseppe Reda. La manifestazione è stata la naturale conseguenza di quanto discusso al Convegno Scientifico tenutosi a Castrovillari in data 30 Settembre 2021 al cui tavolo erano presenti personalità di spessore Medico-Scientifico: il Professore Ing. Giuseppe Reda, ex ricercatore Unical; il Dottor Alessandro Buccieri, dirigente medico specialista in endocrinologia e diabetologia. Nel convegno del 30/09 è stato messo in chiaro come la “questione virale” sia uno strumento mirato a scopi non tutelanti la salute nelle dovute misure quant’anche addirittura pregiudicanti la stessa.
Nella mattinata del 1° Ottobre è stato evidenziato tramite cartellonistica l’illegittimità dei Dpcm e la falsificazione medico-scientifica unitamente alla frode sanitaria per l’utilizzo dei tamponi ai fini diagnostici: il castello su cui si fonda la gestione sanitaria che deprime la società. Sono state portate all’attenzione delle Autorità le sentenze passate in giudicato dei Tribunali di Pisa Frosinone e di Roma. L’iniziativa è avvenuta davanti al Tribunale di Cosenza riscontrando la vicinanza dei cittadini di passaggio che si complimentavano per l’idea avente il chiaro significato di mostrare come la narrativa dominante sia in realtà frutto di una gestione alquanto discutibile delle Istituzioni preposte in vero alla salvaguardia delle libertà civiche. A ulteriore sostegno nonché a prendere parte attiva nella manifestazione mattutina del 1° Ottobre si è distinta Ancora Italia per la Sovranità Democratica, Sezione di Castrovillari. Nonostante le limitazioni dovute al caso si è raggiunto l’obiettivo: l’interessamento della Digos/Polizia che ha attenzionato i manifestanti con riprese video a prova di acquisizione di notizie delle rivendicazioni cittadine, loro acquisizione costituente presa di notizia a tracciabilità giuridico-amministrativa. L’assenza di cittadini riconducibili per adesione a forze politiche parlamentari depone per una opposizione istituzionale di facciata quale riflesso contrapposto alla concezione di Libertà espressa nella manifestazione mattutina. Certo è che l’iniziativa di Cosenza difronte ad una sede istituzionale giuridica per eccellenza ha aperto uno squarcio sull’impostazione emergenziale, ha mostrato le crepe su un terreno governativo-istituzionale che vuole l’impraticabilità delle libertà dei cittadini. La breccia che si è aperta ha voluto riaccendere i riflettori, dando ossigeno e spinta in avanti, ad una sospesa attenzione giuridica già evidenziata nel 2020 dal Professore Reda e rivolta alle Procure italiane. La curiosità dei cittadini cosentini e il loro gradito apprezzamento nei confronti dei promotori ha dato soddisfazione piena a segno di condivisione diffusa: la riscontrata presa di coscienza civica è sintomatica dei tempi maturi per invertire popolarmente la rotta contro le “angherie con lo stemma dello Stato”

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