Il popolo della famiglia di Castrovillari chiede coordinamento delle istituzioni a livello locale
Questa persistente e continua pandemia, che sembra non arrestarsi mai, sta mettendo
a nudo, in modo crudo e, talora, tragico, i mali e le deficienze della Sanità pubblica,
in modo particolare di quella calabrese, di Castrovillari e del suo hinterland ! La
gente, in Città, è smarrita ed irritata: non si riescono a processare i tamponi molecolari; lunghissime file per dispendiosi e periodici tamponi antigenici presso le Farmacie o Laboratori privati; lungaggini negli accertamenti diagnostici, soprattutto
per immagini; USCA ingolfate ed inefficienti; Pronto soccorso, del fantomatico ospedale spok, intasato e pieno di degenze lunghe ed anomale; pericoloso rallentamento delle attività ordinarie diagnostiche, mediche e chirurgiche, nelle poche Unità operative rimaste. Un quadro veramente desolante che evidenzia un’unica, triste, cruda, realtà : l’abdicazione della Sanità pubblica e l’esaltazione di quella privata che, in questi mesi, sta accumulando profitti impensabili, approfittando dei vuoti di un Sistema Sanitario nazionale e regionale altamente ( o artatamente!?) deficitario . A farne le spese sono, purtroppo, le famiglie, in modo
particolare quelle numerose e meno abbienti: già gravate da oneri legati all’aumento spropositato delle spese per l’energia, sono oberate da costi che dovrebbero ricadere sulla Sanità pubblica, completamente assente. Preoccupa, soprattutto, il silenzio della Politica locale, recentemente impegnata nella costituzione del Consiglio provinciale dal quale non è, ancora, giunta una parola su questa situazione sanitaria preoccupante.
Lodevoli sono gli sforzi del Presidente Occhiuto, fresco Commissario alla Sanità, che da soli non bastano per una radicale inversione di tendenza nel Sistema sanitario
regionale. Stiamo assistendo all’agonia del nostro Ospedale che dovrebbe, invece,
essere potenziato in questi mesi di vera e propria emergenza! Sarebbe opportuno,
anche, rivedere i provvedimenti che hanno, in pratica, dismesso gli ospedali della nostra Zona, ora più che mai necessari, sia per i ricoveri che per gli accertamenti.
Manca un coordinamento delle Istituzioni a livello locale, così come stiamo assistendo in queste ore con ordinanze di chiusura delle scuole, a macchia di leopardo! Tutto ciò ingenera sfiducia nei cittadini e le Forze politiche sono più interessate ad altre vicende che alla risoluzione dei problemi più cogenti della popolazione. Il Popolo della Famiglia, per l’ennesima volta, lancia il suo grido di dolore affinchè la Politica ritorni ad essere un servizio privilegiato di Carità, così come affermava San Paolo VI e diventi un punto di riferimento per i Cittadini in questo periodo di sbandamento, di delusione, di rabbia che rendono sbiadita la nostra convivenza democratica.
IL COORDINATORE CITTADINO
Prof. Giovanni DONATO
Castrovillari, lì 10 gennaio 2022