Sold out e lunghi applausi per lo spettacolo di Marzocca “Due botte a settimana” – Vacantiandu
Vacantiandu: Marco Marzocca, Stefano Sarcinelli e Leonardo Fiaschi conquistano il pubblico del Grandinetti
Sold out e lunghi applausi per lo spettacolo “Due botte a settimana”
Sold out e lunghi applausi per lo spettacolo “Due botte a settimana” di e con Marco Marzocca e Stefano Sarcinelli, in scena insieme a Leonardo Fiaschi, terzo appuntamento della nuova stagione teatrale Vacantiandu realizzata dall’associazione teatrale I Vacantusi con la direzione artistica di Nico Morelli e Diego Ruiz.
Il Teatro Grandinetti di Lamezia Terme gremito di spettatori, ha accolto con entusiasmo e grandi risate la commedia brillante del noto comico che travolse il pubblico del piccolo schermo con il suo personaggio della filippina di Claudio Bisio, Marco Marzocca.
La storia di “Due botte a settimana” si svolge all’interno dello studio del produttore Stefano Toro (Stefano Sarcinelli), figlio del Notaio Raimondo (Marco Marzocca). Nello studio di produzione si avvicendano tanti personaggi, interpretati ora da Marco Marzocca ora dall’eclettico Leonardo Fiaschi, frutto della loro collaudata esperienza comica. Il risultato è uno spettacolo dal ritmo incalzante e continui colpi di scena che riveleno, nel secondo atto, il cuore del racconto: il complesso rapporto tra il padre Notaio e il figlio Stefano. Un lavoro che gioca sul rapporto tra finzione e realtà in cui l’attore teatrale, abbattendo la quarta parete, dialoga con il pubblico.
«Siamo felici del successo di ieri sera – commenta il direttore artistico Nico Morelli –. Vedere finalmente di nuovo il teatro pieno è una grande soddisfazione. Una scommessa, quella di programmare in un periodo particolare come questo che stiamo vincendo. Con questa stagione vogliamo dare il nostro piccolo contributo alla ripartenza del mondo dello spettacolo dal vivo».
Prossimo appuntamento della stagione Vacantiandu sabato 26 febbraio alle 21.00 con Il Volo delle Comete che porta in scena la commedia in due atti di Antonio Grosso “Minchia Signor Tenente”.