ARTICOLOVENTUNO ILCASO DEL CAMPO SPORTIVO DI CASSANO ALL’IONIO
DAGLI ANNUNCI E PROMESSE ALLA REALTA’: IL CASO DEL CAMPO
SPORTIVO DI CASSANO.
È iniziata la nuova stagione calcistica 2024/2025 per la squadra locale
Cassano Sybaris, alla quale rivolgiamo i migliori auguri per un anno di
successi. C’è grande entusiasmo tra calciatori e dirigenti, che con
passione e sacrificio continuano a portare avanti questa importante
esperienza sportiva, contribuendo a dare visibilità al nome della nostra
cittadina nei campi di calcio del comprensorio.
Tuttavia, a fronte di tanto impegno, persistono i gravi problemi
strutturali, in particolare legati al campo comunale “Pietro Toscano”.
Dopo oltre dieci anni di governo, l’amministrazione ha presentato tre
progetti di riqualificazione, partecipando a bandi regionali e nazionali,
come il Piano per il Mezzogiorno e il bando “Sport e Periferie” del 2020 e
- Purtroppo, il risultato è stato un fallimento totale: Cassano è stata
esclusa da tutte le graduatorie, perdendo così centinaia di migliaia di
euro in finanziamenti.
Nel frattempo, altre comunità, anche con popolazioni più piccole, hanno
realizzato i loro impianti sportivi grazie a fondi statali, senza dover
attingere ai loro bilanci. Anche quest’anno, per il campo “Pietro
Toscano”, non ci sono opportunità concrete all’orizzonte: ci si affida
esclusivamente alle risorse della società sportiva e al contributo dei tifosi
cassanesi.
All’inizio del 2023 si era parlato di un ‘nuovo inizio’ per il campo sportivo,
con circa 100 mila euro stanziati dal bilancio comunale per il rifacimento
del manto erboso. Tuttavia, chi è esperto del settore sa che con quella
cifra si sarebbe potuto fare solo qualche intervento superficiale. Infatti,
dopo pochi mesi, il manto è già secco, rappresentando un buco
nell’acqua che ha gravato sulle tasche della comunità e deluso
profondamente il mondo sportivo cassanese.
Sarebbe stato auspicabile iniziare questa nuova stagione con un campo
all’altezza delle aspettative, dotato di un manto in erba sintetica di
ultima generazione e di un impianto di illuminazione con torri ad alta
efficienza energetica. Questo non solo avrebbe garantito il rispetto degli
standard richiesti, ma avrebbe anche consentito alle scuole calcio e ai
settori giovanili di sfruttare il nostro impianto comunale.
Purtroppo, la realtà è ben diversa: la società si trova a dover pagare per
allenarsi nella vicina Frascineto, mentre avremmo potuto avere un
campo moderno e funzionale a Cassano, se solo non avessero perso per
tre volte i finanziamenti.
Il caso del campo sportivo è emblematico di un’amministrazione
incapace di programmare e di intercettare le risorse necessarie,
aggiungendo un ulteriore tassello a quel puzzle incompleto che certifica il
suo fallimento.
I cantieri che vediamo in città sono finanziati tramite mutui milionari,
come nel caso del Palazzetto dello Sport, che è ormai diventato un pozzo
senza fondo, destinato a costare circa 1,5 milioni di euro, con molti
interrogativi su chi lo gestirà. Altri cantieri sono finanziati con fondi del
PNRR, disponibili grazie alla tragedia della pandemia, un aspetto che non
va dimenticato. Senza la pandemia, a Cassano non avremmo visto
nemmeno questi lavori, spesso realizzati senza alcun impatto
significativo sullo sviluppo locale, ma utili solo a distribuire commesse a
imprenditori e tecnici di fiducia.
Il calcio e, più in generale, tutti gli sport rappresentano un’importante
valvola di sfogo e di aggregazione per una comunità sempre più in
difficoltà. Meritano maggiore attenzione, sia attraverso l’intercettazione
di finanziamenti sovracomunali che con un capitolo di bilancio dedicato,
le cui risorse dovrebbero essere reperite risparmiando su feste e
spettacoli che, nel medio-lungo periodo, non portano alcun beneficio
duraturo alla comunità.
Cassano All’Ionio, 23/09/24
Associazione politico-culturale ArticoloVENTUNO.