Bisognava sanzionare solo due locali?
In seguito ai provvedimenti presi dall’amministrazione comunale nei confronti dei cittadini e delle attività commerciali del centro di Castrovillari, in risposta a quello che si è verificato sabato 23 maggio, abbiamo deciso di scendere nuovamente in campo per esprimere il nostro pensiero e allo stesso tempo le nostre perplessità.
Decidiamo di non commentare in modo approfondito i vari attacchi fatti pervenire dalle forze politiche di minoranza in quanto li consideriamo meramente propagandistici e privi di un vero e proprio fondamento logico. Infatti, invitiamo i rappresentanti della minoranza a leggere attentamente quello che il Sindaco Lo Polito ha scritto nell’ordinanza. Egli altro non fa che ribadire quelle che sono delle misure prese dal Governo. A noi queste sterili proteste fanno solo pensare ad un tentativo di proselitismo politico per accaparrarsi qualche consenso in più facendo leva su fantomatiche limitazioni della libertà dei cittadini Castrovillaresi.
Il punto successivo che vogliamo esaminare, sul quale abbiamo diverse perplessità, è quello relativo alle sanzioni fatte pervenire a due attività commerciali di Via Roma.
Premettendo, a scanso di equivoci, che siamo pienamente a favore di sanzioni o limitazioni nei confronti delle attività che non hanno rispettato e fatto rispettare le norme vigenti, allo stesso tempo mostriamo diverse divergenze sul fatto che sulla totalità delle attività commerciali presenti nell’ultimo tratto di Via Roma (l’isola pedonale, per intenderci, che tante volte ha fatto storcere il naso nelle ultime ore) ne sia stata sanzionata solo una. Dalle foto scattate quella sera bisogna ammettere che un nutrito gruppo di persone stazionasse, effettivamente, nelle prossimità della Yogurteria (per i più affezionati “Bar della Signora”), ma è da orbi non ammettere che moltissime persone stazionavano nella prossimità di altre attività commerciali utilizzando i tavoli messi a disposizione, tralasciando qualsiasi forma di distanziamento sociale e buon senso visto il periodo storico che stiamo attraversando.
Ci chiediamo: Come mai le sanzioni sono arrivate solo a due attività commerciali? Cosa hanno fatto di più rispetto alle altre?
Una risposta a questa ultima domando forse è stata data lunedì 26 maggio dal Sindaco Lo Polito durante la trasmissione radiofonica “Il comune alla Radio”. Durante la trasmissione, condotta da Antonio Pandolfi, il primo cittadino fa riferimento ad una attività commerciale che favorisce l’assembramento in quanto vende birre al prezzo di €1,00 anche a minori, i quali, come del resto anche i maggiorenni, ne approfittano per ubriacarsi o fare comunella dietro lo storico cinema “Ciminelli”.
Teniamo a precisare di essere assolutamente contrari a quei commercianti che somministrano alcolici ai minori, ma dobbiamo essere sinceri e obiettivi. Pensate davvero che le attività sanzionate possano essere gli unici bar che potrebbero vendere degli alcolici ai minori e quindi favorire, in questo caso, degli assembramenti difronte i loro locali? Cosa vogliamo dire, inoltre, di quel meraviglioso concetto chiamato “Libero mercato” che permette tanto alla Yogurteria di vendere una birra a €1,00 quanto a qualsiasi bar di Piazza San Marco a Venezia di vendere un caffè alla modica cifra di €20,00!? Ecco, se questi fossero alcuni dei motivi che hanno spinto le autorità competenti a sanzionare le due attività, ci troveremo davanti ad un vero e proprio non senso.
Arrivati a questo punto ci chiediamo nuovamente come mai nei confronti delle altre attività commerciali, a nostro avviso in difetto come quelle sanzionate, non è stata presa posizione alcuna se non le sole misure previste dall’ordinanza del 26 maggio.
Vorremmo che queste domande arrivassero ai diretti interessati.
Ci rivolgiamo direttamente a lei signor Sindaco. Bisogna farle solo i complimenti per come, da buon padre di famiglia, ha gestito e continua a gestire questa situazione. Ci permetta però un affettuoso rimprovero per aver utilizzato, in questo caso, due pesi e due misure!
Siamo favorevoli alle sanzioni, se queste si dimostrano eque e indiscriminate. Per tale motivo la invitiamo a riflettere sulla sospensione o l’allargamento, anche in modo simbolico, delle sanzioni a tutte le attività commerciali davanti le quali sabato 23 maggio si sono verificati gli assembramenti.
Rivolgiamo, infine, un messaggio agli amici commercianti di Via Roma. Chiediamo a voi di fare un gesto di elevato valore morale e civico chiedendovi di, qualora il nostro appello al Sindaco non venisse accolto, auto-sospendervi simbolicamente durante le ore serali di sabato 30 maggio. Perché, ci teniamo a ribadirlo, la responsabilità di quello che è accaduto lo scorso sabato va divisa in parti uguali tra i cittadini presenti e TUTTE le attività commerciali che hanno favorito gli assembramenti e il non rispetto delle distanze di sicurezza.
Siamo comunque del parere che se il 23 maggio fossero state presenti, in modo preventivo, le forze dell’ordine non si sarebbe verificato quello che è acceduto. Almeno nel centro cittadino.
Due giovani Castrovillaresi.