Referendum 20 e 21 settembre: comunicato stampa Comitato per il SI
Comunicato stampa del Comitato provinciale per il SI al taglio dei parlamentari
In previsione della campagna referendaria sulla riforma costituzionale che ci porterà al voto del 20 e 21 settembre, il Comitato per il SI al taglio dei parlamentari muove i suoi primi passi anche in provincia di Cosenza.
Il Referendum è lo strumento che la nostra Costituzione presenta come mezzo di partecipazione diretta.
Fra l’altro, nel caso delle riforme costituzionali non è previsto il quorum. Come dire che la Costituzione è di chi si attiva.
Il Comitato per il SI è convinto che questa riforma serva al Paese
Per questa ragione, intendiamo attivarci, perché la Costituzione non è faccenda governativa, né, tantomeno, plebiscitaria. E’ dei cittadini.
Il punto non è essere a favore o contro qualcuno. Ciò che interessa è la sostanza.
Con la riforma, si passerebbe da 945 parlamentari a 600.
Il Comitato esprime il doveroso consenso rispetto a questa riforma, perché – per l’appunto – razionalizza il numero dei parlamentari, rendendo il Parlamento più funzionale.
Questa è una riforma che non scippa la sovranità dalle mani del popolo, non sottrae poteri ai cittadini, ma serve a ridare efficienza al nerbo centrale della democrazia rappresentativa – il Parlamento – migliorandone la qualità, velocizzando l’iter legislativo, riducendone i costi.
Oggi – e da molto tempo – viviamo uno scollamento tra gente comune e istituzioni.
Con un numero minore di parlamentari crediamo che l’efficienza e il prestigio del Parlamento possano migliorare.
E con un maggior funzionamento delle Camere anche quella disaffezione dei cittadini potrebbe venire meno.
Diciamo SI ad una riforma semplice e chiara
Stavolta, si modificano solo tre articoli, 56, 57 e 59, e tutti sullo stesso argomento.
È una buona ragione, segnalata dall’ex presidente della Consulta Valerio Onida, per sentirsi liberi di VOTARE SI senza temere stravolgimenti della Carta.
E’ una riforma che i cittadini aspettano da almeno 40 anni. Da quando a parlarne per prima fu la commissione di Aldo Bozzi.
INFORMARE per potere decidere in piena coscienza
A fronte delle semplificazioni propagandistiche, che inevitabilmente si ascoltano in occasione di una campagna elettorale, l’intento del Comitato vuole essere quello di svolgere un lavoro di segno diverso, facendo informazione capillare e trasparente.
Le prime iniziative on line del Comitato per il SI vanno in questa direzione: INFORMARE per potere decidere in piena coscienza.
Una riduzione è necessaria.
Abbiamo due Camere pletoriche, con un numero di membri sovrabbondante.
Il numero fisso di 945, tra deputati e senatori, è stato individuato non con l’approvazione della Costituzione Repubblicana, ma con una legge costituzionale del 1963, legata al contesto politico di quel momento.
Oggi quel contesto politico non c’è più.
Durante la Prima Repubblica si accettavano le assenze di chi aveva ruoli all’interno del partito e quindi non andava in aula per stare nei territori. Era un patto non scritto che non c’è più.
Oggi è inaccettabile vedere parlamentari con il 5% di presenze in Parlamento.
L’evoluzione della politica e della società esige un cambiamento costituzionale.
Inoltre, rispetto ad allora, c’è una molteplicità di centri di produzione legislativa verso il basso (le Regioni) o verso l’alto (l’Unione Europea) che ha reso inutile un numero così alto di rappresentanti.
Questa riforma costituzionale è neutra.
Se dovesse vincere il “SI” al referendum costituzionale del prossimo 20-21 settembre, non ci saranno problemi di rappresentanza.
Sia i grandi che i piccoli partiti avranno una riduzione di parlamentari proporzionale, continuando ad essere rappresentati nell’ipotetico Parlamento ridotto.
Per trovare un bilanciamento tra il principio della rappresentanza e il principio della governabilità, servirà una legge elettorale nuova, che garantisca la capacità di scelta e di rappresentanza.
L’Italia e gli altri paesi
Passando al confronto con gli ordinamenti degli altri paesi, il nostro attuale parlamento è quello più “ popoloso “ in Europa, tenendo fuori il Regno Unito, che non si può comparare in quanto 800 membri della Camera dei Lords non sono eletti dai cittadini.
E anche dopo la riforma l’Italia resterà uno dei paesi con un alto numero di parlamentari, in rapporto agli abitanti, parimenti a tutte le grandi democrazie europee ( Francia, Germania e Spagna ).
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IL COMITATO È APERTO ALLA PARTECIPAZIONE DI TUTTI I CITTADINI , al di là degli schieramenti e delle appartenenze politiche o partitiche.
I recapiti per facilitare la comunicazione fra cittadinanza e Comitato per il SI sono i seguenti:
- email: francesco.crescente@laposte.net
- tel: 320 4912255
Chiediamo alla Stampa di dare diffusione al presente comunicato.
Castrovillari, 01.09.2020
Per il Comitato per il SI al taglio dei parlamentari – Provincia di Cosenza
Francesco Crescente