Castrovillari: torna il tormentone dell’abbanco fantasma per la discarica.
E si ritorna a parlare di smaltimento dei rifiuti nell’ATO 1 di Cosenza. Spunta una megadiscarica a Firmo, si parla di Ecodistretto a Grimaldi, torna il tormentone dell’abbanco fantasma per la discarica di Castrovillari. Fantasma nel senso che non esiste, come inequivocabilmente certificato dai Tecnici della Procura di Castrovillari, se non nella fantasia di chi non conosce non soltanto la realtà dei fatti e dei territori, ma nemmeno le Deliberazioni dall’Amministrazione Regionale che ha ufficialmente sancito la tombatura della discarica sita in località Campolescio di Castrovillari, stanziando per questo oltre 2 milioni di euro. Per non parlare poi delle vicende giudiziarie relative a questa discarica, il cui Direttore dei Lavori, per la messa a norma prima della definitiva tombatura, è finito sotto processo penale per aver tentato di alterare lo stato dei luoghi e creare, senza riuscirci per altro, l’abbanco fantasma di cui sopra.
Inutile dire che le popolazioni – cioè chi su questi territori vive e lavora- di tutte queste assai censurabili iniziative, non siano state assolutamente informate, né minimamente coinvolte. Da noi, in Calabria, usa così. C’è chi comanda e chi deve, anzi dovrebbe, obbedire. Meglio se l’ubbidienza è cieca e “a posteriori”. A cose fatte, insomma. Ma ormai c’è internet, qualche norma sulla trasparenza che proprio non si riesce a eludere e qualche Sindaco che si ritiene impegnato da vincolo di mandato. E poi ci sono quelli che si cerca di liquidare chiamandoli “Quelli del NO”, cioè Associazioni, Comitati, semplici cittadini che vigilano, instancabili e attentissimi, sui diritti e gli interessi delle proprie Comunità. Insomma, vita grama per chi pensa di imporre scelte sbagliate e dannose per le popolazioni. Eppure, proposte alternative per un corretto smaltimento dei rifiuti ce ne sono, e non da ora. Solo che, in Calabria, si tiene puntualmente conto degli interessi, leciti e non leciti, di pochi a danno di tutti gli altri. La quota di umido, in particolare, che da noi può raggiungere addirittura il 40% del totale, va trasformata in compost per l’agricoltura, partendo dalle singole utenze domestiche e mantenendo ambiti ristretti con piccoli impianti di compostaggio aerobico, senza pensare ad assurde “cattedrali di monnezza” che con la tecnica della Digestione Anaerobica creano più problemi – di salute, ambientali e climatici- di quanti non ne pretendano di risolvere. Ma è tutta l’assurda politica dei megaimpianti e inceneritori che va abbandonata e sostituita con lo smaltimento di prossimità. Gli impianti di cui c’è maggiore necessità sono quelli che chiudono il ciclo, né bruciando né buttando in discarica, ma recuperando e riutilizzando le materie prime seconde della raccolta differenziata spinta. Perché da oltre 20 anni questa strada non è mai stata percorsa? Perché anche i Piani Regionali di Smaltimento dei Rifiuti Urbani continuano a far finta di niente? Forse perché, con questa situazione che si trascina da tanto tempo, sempre uguale a se stessa, i vantaggi, economici e non solo, sarebbero tutti dei cittadini e chi per decenni si è arricchito – di soldi, voti e intrallazzi vari- starebbe all’asciutto. E’ davvero ora di dire basta!
Castrovillari 7 aprile 2021
Associazione “Solidarietà e Partecipazione” – Castrovillari
Forum Ambientalista Nazionale – Calabria
Associazione Ambientalista “il riccio” – Castrovillari
Associazione “Pensieri Liberi Pollino Lungro – Castrovillari
Comitato “Castrovillari contro l’impianto dei rifiuti”
Comitato “Cammarata contro la riapertura della discarica di Dolcetti-Campolescio”