22 Novembre 2024

ITALIA DEL MERIDIONE (IDM) RIPARTE DALLE DONNE

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ITALIA DEL MERIDIONE (IDM) RIPARTE DALLE DONNE. DIVERSE LE FIGURE FEMMINILE CHE RAPPRESENTERANNO IL MOVIMENTO NELLE PROSSIME COMPETIZIONI ELETTORALI.

Nell’ultimo report elaborato dall’EIGE, l’istituto europeo per l’uguaglianza di genere, nell’indice del 2020 l’Italia ha ottenuto un punteggio di 63,5 su 100. Soltanto circa 4 punti in più rispetto al 2013. La Svezia è al primo posto nell’indice sull’uguaglianza di genere con l’83,8. Per ciò che attiene in particolare al settore della politica, il nostro Paese si colloca al 44° posto della graduatoria; l’aumento registrato è determinato principalmente dal significativo aumento del numero delle donne in Parlamento. Molto poco dunque è stato fatto sia in Europa ma soprattutto in Italia, dove al Sud l’indice si abbassa notevolmente. In molti hanno argomentato a favore di una crescente presenza delle donne in politica ma in pochi hanno attuato un’azione concreta. In questo ambito Italia del Meridione, il Movimento capeggiato dal politico calabrese Orlandino Greco e dal prof Giuseppe Ferraro, ha intrapreso una vera e propria battaglia. Dopo la nomina di Maria Ferraro, come responsabile nazionale IdM Donne, diverse sono le figure femminili che si sono avvicinate al Movimento, assumendo ruoli in diversi settori in tutta Italia. Grande soddisfazione è stata, infatti, espressa dalla Ferraro per l’azione politica e sociale che le donne di Italia del Meridione stanno promuovendo a livello nazionale. La stessa ha dichiarato: “Parlare di donne in termini di “quote” è riduttivo, se non umiliante. Piuttosto, delle stesse va messa al centro la persona come valore aggiunto che trova manifestazione soprattutto in una diversa sensibilità e approccio alle problematiche che avrebbero un impatto positivo sulle istituzioni. Occorre andare al di là con un passaggio culturale forte e deciso, fatto di nuove consapevolezze che sappiano far fronte seriamente alle vecchie e nuove esigenze delle donne”. Ed ha aggiunto: “Servirà anche investire su percorsi formativi e culturali orientati al dialogo sulle diversità. Tali misure rappresentano la “pre-condizione” affinché le donne possano essere parte significante della società anche dal punto di vista politico. Non solo, ma tale svolta sarà possibile ripensando e ricolorando il concetto di famiglia, dove la donna assume un ruolo cardine anche nel management domestico che non è quello del “focolare”. Le riforme andranno direzionate non soltanto verso l’implementazione dell’assistenza, asili nido e congedi parentali ad esempio, ma anche verso meccanismi innovativi-tecnologici che consentano la partecipazione e il voto delle donne a distanza, ove impossibilitate a presenziare. Bisogna ricominciare a credere con speranza in progetti comuni, che riconoscano parità nella diversità, responsabilità meglio distribuite e diano dignità alle ambizioni delle donne, affinché il progetto di vita dell’altro conviva con il proprio e viceversa”. Rappresentando circa la metà della popolazione un’uguale partecipazione nelle decisioni politiche contribuirebbe a legittimare maggiormente gli organi democratici. In secondo luogo, considerando che i bisogni delle donne sono diversi e spesso complementari a quelli maschili, una più ampia presenza femminile consentirebbe di “ri-direzionare” e completare le scelte politiche e la spesa pubblica verso specifiche aree – queste le conclusioni della riunione dove è emersa anche l’importanza di gestire le prossime competizioni elettorali in virtù di tali considerazioni e impegni. Si sta lavorando in questa direzione in Calabria, chiamata in autunno alle elezioni regionali. Nella chiusa, infatti, Ferraro ha esaltato l’attività svolta dal Segretario regionale Sen. Nicodemo Filippelli: “Meticoloso e certosino il lavoro che sta svolgendo il segretario regionale nella composizione delle liste che rappresenteranno Italia del Meridione nelle diverse circoscrizioni della regione. Molte le donne in campo, professioniste, figure della società civile e imprenditoriale, che andranno a creare tutte insieme una vera e propria forza popolare che contribuirà in maniera decisiva alla crescita di IdM. Un esercito, sono certa, che si impegnerà in nome dei valori e della filosofia del Movimento che trova e nasce in difesa del sud e della propria regione ma che oggi si mostra protagonista anche nella ripartenza e rinascita dell’intero Paese”.

UFFICIO STAMPA ITALIA DEL MERIDIONE

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