Com’è la nostra vita, dipende molto anche da com’è la città dove abitiamo. Nasce il progetto “STATI GENERALI DELLA CITTA“’.
Castrovillari, una volta, era una città importante, funzionale per chi ci viveva, capace di valorizzare e integrare tutti i suoi aspetti, il centro e le periferie, i suoi quartieri, le sue attività, l’istruzione e gli eventi attrattivi, una città amabile . Un luogo dove tutto accadeva, che si proiettava a stabilire rapporti e condividere progetti con l’intero Pollino, rappresentandone,
a volte, il cuore pulsante e riusciva così ad imporsi come realtà regionale.
Oggi non è più così, Castrovillari vive senza un progetto in grado di gestire il presente ma soprattutto anticipare il futuro.
Dobbiamo riprendere a disegnare il nostro futuro, tutti insieme, per la nostra città, la nostra comunità. Come forza politica e in virtù di un patto federativo siglato con L’Italia del Meridione e che ci vede protagonisti nel panorama regionale e non solo, abbiamo definito azioni da mettere in campo creando forme inedite di collaborazioni, tralasciando conformazioni di autoreferenzialità, campanilismi, paternalismi e quanto appartiene a un
modello egoistico di vivere, in netto contrasto con un modello di comunità aperta, chebvorremmo definire, chissà un giorno con propria peculiarità: “civitas Pollineana”.
Non basta preoccuparsi e pensare che tutto si riduca ad un mero intervento di altri o
istituzionale. Gli altri siamo noi! Bisogna assegnare gradualmente al nostro ‘io’, la capacità di ‘occuparsi’ attivamente e fattivamente delle risoluzioni ai problemi, di concerto agli altri, alle parti attive del territorio e alle istituzioni. Castrovillari deve chiarire a se stessa che tipo di città vuole essere: i criteri fondamentali si stabiliscono coinvolgendo le istituzioni, ma anche attraverso una grande consultazione pubblica.
Si chiama ‘democrazia partecipata’, ed è questa la strada che abbiamo intrapreso e
desideriamo condividere.
Cominciamo a scrivere una pagina nuova della vita della nostra comunità. E loro vogliamo fare partendo da un progetto ambizioso, lanciare gli: “STATI GENERALI DELLA CITTA“’. Nellabnostra privilegiata democrazia ogni cittadina/o può decidere in che modo dare il proprio contributo per migliorare il funzionamento delle propria comunità. Non sarebbe da meno pertanto, farlo con principi quel principio di democrazia diretta e di attiva partecipazione, con il concorso di tutte e di tutti, su temi quali: vivibilità, sviluppo, integrazione, cultura, risorse e servizi.
Ecco perché con gli “STATI GENERALI DELLA CITTA “’vogliamo delineare un percorso che coinvolga tutti, nessuno escluso. Infatti siamo convinti che solo se “Castrovillari migliora Castrovillari”, cioè se tutti noi cittadine/i condividiamo questo iniziale progetto di percorsoncredibile e realizzabile, allora il sogno di una città aperta, viva, contemporanea, dinamica,
diventerà possibile.
Questo indica, credere nella “responsabilità individuale”, saper rispettare gli altri, valorizzare il merito e l’impegno di tutte/i. Significa rispettare la dignità umana, preservare l’ambiente, in cui vivono le nostre famiglie e crescono i nostri figli, a cui siamo tenuti a rendere conto delbnostro agire e operare.
Non è una protesta. E ’un’assunzione di responsabilità.
Dobbiamo renderci tutte/i responsabili e protagonisti del destino della nostra Castrovillari, a cui dobbiamo consegnare e disegnare il proprio destino, lavorando per essa e per l’interesse solo ed esclusivamente collettivo.
Questo è il percorso politico che vogliamo condividere con tutti coloro che, vorranno ascoltare e accoglierlo, per poi istituire una segreteria organizzativa per indire gli: “STATI GENERALI DELLA CITTA ’DI CASTROVILLARI”. Nei prossimi giorni, raccolte le istanze e le sollecitazioni,
presenterò in conferenza stampa il progetto e i vari appuntamenti che seguiranno, con la
chiara visione di segnare il cammino della nostra città ma, altresì, impegnarci nel ridarebvalore e spessore ad una Politica, sana, dell’ascolto, delle soluzioni, di una governancebintelligente e costruttiva, della partecipazione, del bene e del senso comune.
L’invito è, quindi, rivolto alla politica tutta, ai/alle singoli/e cittadini/e, alle associazioni, ai movimenti, ai partiti, ai sindacati, alle organizzazioni di categorie produttive e alle istituzioni. “D’ogni uomo è impossibile conoscere animo, intelligenza e pensiero prima ch’egli non abbia esercitato i doveri di un’amministrazione. Chi governando un’intera città, non tiene conto dei consigli dei migliori ma, ossessionato da qualche timore, tiene chiusa la lingua, a me sembra
essere un pessimo uomo e ora e prima; e chiunque crede che il plauso di un amico sia migliore della propria patria, costui non è degno di considerazione”, dall’Antigone di Sofocle.
Il Commissario Straordinario
GIOVANNA D’INGIANNA