22 Novembre 2024

Ospedale Castrovillari, De Bartolo convoca il Consiglio da tenersi a Catanzaro

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COMUNE MORANO CALABRO UFFICIO STAMPA

Ospedale Castrovillari, De Bartolo convoca il Consiglio da tenersi a Catanzaro

«V’è in gioco il diritto alla salute di intere popolazioni»

Si intensifica la protesta a difesa dell’ospedale di Castrovillari. Il 23 luglio prossimo, alle ore 11.00, le municipalità del distretto Pollino/Esaro terranno una seduta straordinaria del Consiglio comunale presso la cittadella regionale, a Germaneto di Catanzaro, dove ha sede la struttura commissariale guidata dal Gen. Cotticelli.

L’Amministrazione De Bartolo, sensibile alla problematica, partecipa attivamente sia in veste istituzionale, con la celebrazione dei lavori del civico consesso nella città capoluogo, sia mettendo a disposizione dei moranesi un autobus gratuito (cinquanta posti) per recarsi a Catanzaro. Per motivi organizzativi si suggerisce di prenotarsi entro sabato 20 luglio presso la farmacia Donadio. La partenza è fissata per le ore 8.30 di martedì 23 luglio da Piazza Giovanni XXIII.

«Con questa ennesima iniziativa – afferma il primo cittadino, Nicolò De Bartolo – scaturita dall’incontro tenutosi nei giorni scorsi nella città del Pollino, presenti i sindaci dell’hinterland e le associazioni impegnate nella tutela dei diritti e nella promozione della salute pubblica, miriamo a rimarcare ancora una volta l’urgenza di un intervento che possa risolvere il grave impasse che interessa diverse reparti e servizi del nosocomio castrovillarese, sempre più in affanno e a rischio chiusura. Il continuo impoverimento dell’offerta sanitaria complessiva nella nostra zona, la mancata attuazione di gran parte dell’atto aziendale quindi dei Lea (Livelli essenziali di assistenza), in altre parole l’inarrestabile declino dell’ospedale di Castrovillari, accentuato da situazioni contingenti che richiedono provvedimenti immediati, rappresentano per il nostro territorio un problema gravissimo. Occorre che il commissario Cotticelli ne prenda atto e si determini in merito. Prima che sia troppo tardi. V’è in gioco il diritto alla salute di intere popolazioni. Noi non resteremo inerti. E, soprattutto, non consentiremo lo smantellamento del presidio ospedaliero più importante del nord Calabria. Se non avremo risposte soddisfacenti il malcontento aumenterà e con esso il livello della protesta». 

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