Manifestazione all’Asp di Cosenza, FERDINANDO Laghi”Graziano sbaglia interlocutore”
Manifestazione all’Asp di Cosenza, Laghi: “Graziano sbaglia interlocutore”
Il consigliere regionale Ferdinando Laghi risponde alle dichiarazioni rese dal dg dell’Asp di Cosenza, Antonio Graziano, in una recente intervista
Dopo la grande manifestazione in difesa dell’ospedale di Castrovillari, promossa e organizzata dal Comitato delle Associazioni, il Direttore Generale dell’ASP, Antonio Graziano – assente, come per altro anche il Direttore Sanitario, il giorno della protesta – è intervenuto sulla vicenda chiamando in causa il Consigliere regionale Ferdinando Laghi.
“Il Direttore Graziano sbaglia interlocutore – esordisce il Consigliere Laghi. La manifestazione è stata indetta e organizzata da sei Associazioni: AVO, AVIS, Famiglie Disabili (AFD), Medici Cattolici (AMCI), Amici del Cuore e Solidarietà e Partecipazione ed io di questo Comitato faccio parte in quanto Presidente di S&P.
Un Comitato – continua Laghi – impegnato da quasi dieci anni, quindi da ben prima che si insediasse il dottor Graziano, a tutela dell’ospedale di Castrovillari e dunque del diritto alla salute delle popolazioni del Pollino-Esaro-Sibaritide.
Graziano, perciò si rivolga a chi lo ha ufficialmente e molte volte interpellato per un intero mese (8 le PEC inviate!, innumerevoli le telefonate rimaste senza risposta), prima della manifestazione, senza aver avuto mai alcun riscontro.
Non posso, tuttavia fare a meno di rilevare – conclude Laghi- che le argomentazioni addotte dal dottor Graziano sembrano più quelle di un responsabile dello spoke di Corigliano-Rossano che del Direttore Generale dell’Asp di Cosenza. Così come è inevitabile notare come per le iniziative a tutela dell’Ospedale di Castrovillari si continui a parlare sempre al futuro, lasciando sotto gli occhi di tutti la desolante realtà descritta nel documento presentato dalle Associazioni e, soprattutto, dagli oltre duecento cittadini che si sono sobbarcati i disagi della protesta all’ASP per reclamare rispetto e una sanità pubblica degna di questo nome.